Le Banche hanno aumentato il ricorso a operazioni di cartolarizzazione
13 Dicembre 2019
La pulizia dei bilanci bancari dalle eredità delle lunghe crisi ha registrato un balzo nel 2018, anno in cui sono entrate pienamente a regime le Gacs del Tesoro, le garanzie sulle passività emesse nell'ambito delle cartolarizzazioni per le cessioni degli Npl. Nel 2018 con questo canale che ha finalmente potuto raggiungere un mercato più ampio le banche hanno ceduto 67 miliardi (contro i 33 del 2017). Tra le operazioni maggiori quelle di Mps e Banca Intesa, per 35 miliardi, dopo la mega-cartolarizzazione da 18 miliardi realizzata da UniCredit nel 2017. Un nuovo bilancio aggiornato sui tassi di recupero delle sofferenze bancarie è stato pubblicato in una Nota di stabilità finanziaria e di Vigilanza della Banca d'Italia. E mentre le banche miglioravano la qualità dei loro attivi con il deconsolidamento dei crediti a rischio, il flusso in entrata di nuove sofferenze è drasticamente rallentato: 19 miliardi nel 2018, il livello più basso dal 2009. Risultato: il rapporto tra l'ammontare delle posizioni chiuse nell'anno e lo stock esistente all'inizio del periodo, che aveva toccato il minimo nel 2013 (6%), ha raggiunto il 50% nel 2018 (23% nel 2017). Complessivamente l'anno passato l'ammontare lordo delle sofferenze eliminate ha raggiunto i 78 miliardi (43 nel 2017, 17 nel 2016); le sofferenze chiuse per via ordinaria sono rimaste sostanzialmente costanti intorno a 11 miliardi.
Da ilsole24ore.com
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